Glock 17 gen 5 in calibro 9mmX19

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Glock 17 gen 5 in calibro 9mmX19

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Finalmente disponibile la cartuccia 9mm Luger per il mercato civile, ho potuto testarla nella famosa pistola austriaca full size Glock 17 gen 5, anch’essa disponibile solo recentemente nello storico calibro.

Glock 17 gen 5 in calibro 9mmX19

da sinistra: la .380 ACP (9 corto) il 9mm x 19 (9Luger) e la .45 ACP. Queste tre cartucce, demonizzate in passato senza motivo, sono oggi tutte disponibili per il popolo dei tiratori nostrani

da sinistra: la .380 ACP (9 corto) il 9mm x 19 (9Luger) e la .45 ACP. Queste tre cartucce, demonizzate in passato senza motivo, sono oggi tutte disponibili per il popolo dei tiratori nostrani

La Glock G17 finalmente in calibro 9mm x 19,  è il pretesto per scrivere due righe sull’ultima cartuccia finalmente liberalizzata e su altre per lungo tempo vietate in Italia. Avrei dovuto infatti intitolare questo articolo “stranezze della legge italiana in materia di armi” oppure “cartucce vietate - senza motivo - negli anni passati e per fortuna oggi concesse al mercato civile”.

 

Le cartucce in oggetto sono il 9mm corto, alias. 380 ACP,  la .45 ACP e ultimo ma non per importanza il finalmente liberalizzato 9mm Luger a.k.a. 9mm x19, 9mm parabellum e un’altra decina di nomi che vi risparmio..

 

Liberalizzata solamente negli anni 90, la cartuccia. 380 auto era definita “dotata di spiccate caratteristiche offensive” e destinata per queste doti “straordinarie” solamente alle FFAA o FFOO.

a sinistra la 9mm x 21 a destra la 9mm Luger. Le due cartucce montano la classica palla round da 124 grani, hanno la stessa altezza finale e medesime prestazioni di energia cinetica

a sinistra la 9mm x 21 a destra la 9mm Luger. Le due cartucce montano la classica palla round da 124 grani, hanno la stessa altezza finale e medesime prestazioni di energia cinetica

Certo che, per definire “dalle spiccate potenzialità offensive” una cartuccia dotata di energia cinetica oscillante tra i 22 e il 26 kgm serve un’immaginazione più che fervida, anche tenuto conto del fatto che all’epoca già erano disponibili cartucce ben più potenti. Chissà se i censori avevano mai sentito parlare  per esempio della .357 magnum che, già al tempo a disposizione nelle armerie, in fatto di energia cinetica, non si fa parlare dietro.

 

Poi fortunatamente, qualche mente pensante ha deciso che l’ottima cartuccia per difesa, che sembra una .45 ACP in miniatura, poteva essere permessa anche ai cittadini italiani i quali subiscono le stranezze di chi emana divieti e permessi in materia di armi.

 

La seconda cartuccia vietata fino al 1996, perché considerata munizione da guerra, è stata la .45 ACP. I motivi per i quali questa cartuccia era vietata non sono mai stati chiari, alcuni affermavano che essendo utilizzata nel mitra Thompson, era pericoloso liberalizzare tale munizione. Non so dove avranno visto il Tommy gun in giro per l’Italia comunque, fortunatamente, a metà anni 90 è caduto anche il divieto per questa storica cartuccia. Non prima di aver fatto danni, costringendo gli appassionati ad acquistare pistole (soprattutto COLT 1911 Government) in calibro .45 HP ovvero Hirtenberger Patronen, denominazione che sembra una maledizione di Harry Potter.

 

In realtà la maledizione  c’è stata perché, appena liberalizzato il .45 ACP la disgraziata cartuccia HP è praticamente scomparsa dal mercato,  costringendo chi aveva comperato la pistola nel calibro succedaneo a sborsare altri soldi per acquistare una canna nel calibro originale. Da notare che la .45 HP, essendo più corta della originale ACP ma sovrapponibile per il resto delle dimensioni, può essere tranquillamente inserita nella canna originale, vanificando quasi del tutto l’inutile divieto.

 

E veniamo all’ultima cartuccia finalmente a disposizione per noi bistrattati appassionati di armi ovvero la - per molti - famigerata 9mm×19 (dalla lunghezza del bossolo) anche detta 9mm Luger (dal nome dell’ideatore) e purtroppo 9mm Parabellum.

 

Quest’ultima denominazione in realtà deriva dal motto latino "si vis pacem parabellum" (se vuoi la pace preparati alla guerra), motto adottato dalla fabbrica di armi e cartucce DWM, ha scatenato l’immaginazione di vari politici in cerca di voti, opinionisti della domenica e pennivendoli votati alla fandonia che, nella loro mente estrosa, senza documentarsi, hanno immaginato che Parabellum fosse la denominazione data alla diabolica e temibile cartuccia in quanto destinata alla guerra.

la Glock G17 non ha bisogno di presentazioni, la novità è il calibro 9 Luger, finalmente disponibile in Italia per i comuni mortali, che ora è adottato nella pistola austriaca

la Glock G17 non ha bisogno di presentazioni, la novità è il calibro 9 Luger, finalmente disponibile in Italia per i comuni mortali, che ora è adottato nella pistola austriaca

Quando l’illuminato Senatore Giovanbattista Fazzolari ha presentato un’istanza nel 2021, andata finalmente in porto nel 2022, per la liberalizzazione della cartuccia 9mm×19, tutti questi soloni hanno gridato alla catastrofe umanitaria, ritorno al Far West, distruzioni di massa e chi più ne ha più ne metta. Insomma, certa stampa ha cercato di prospettare un inesistente allarme sociale provocato dalla cartuccia 9mm Parabellum capace, a loro dire, di rimbalzi peggio di una palla da basket e perforante al pari di un RPG-7.

 

In questi casi rivolgo sempre il pensiero al  - mai abbastanza letto - Leo Longanesi che, in un suo simpatico aforisma, affermava che i giornalisti descrivono bene quello che non sanno. Potrei anche citare Schopenhauer che descriveva i giornalisti come dei botoli che abbaiano a qualsiasi rumore.

l'autore al tiro mentre  utilizza per la prima volta il calibro 9mm parabellum, vietato ai civili fino a pochi mesi fa

l'autore al tiro mentre utilizza per la prima volta il calibro 9mm parabellum, vietato ai civili fino a pochi mesi fa

una rosata effettuata con Glock G17 in calibro 9mmx19. arma out of the box, alla distanza di 7 metri. con un po' di affiatamento si può fare meglio

una rosata effettuata con Glock G17 in calibro 9mmx19. arma out of the box, alla distanza di 7 metri. con un po' di affiatamento si può fare meglio

Peccato che gli stessi non si sono accorti che da anni, più di 30, è in commercio una cartuccia totalmente sovrapponibile alla 9mm×19. Parliamo della cartuccia 9mmx21 che, con soli 2mm di bossolo più lungo della della 9mm Luger, stessa lunghezza totale,  eroga le stesse energie cinetiche con una precisione identica alla cartuccia del 1902.

 

Per inciso anche la 9mm Luger funziona senza problemi nelle canne 9mmx21 con un minimo di perdita della precisione e alla lunga un possibile deterioramento dell’estrattore. Ma per usi “onesti” non si intravede il motivo di usare la storica cartuccia in una canna inadatta.

tenere in mano una manciata di cartucce 9mmx19, poterle sparare senza infrangere la legge è una soddisfazione per noi appassionati di armi. Chi non lo è, non può capire

tenere in mano una manciata di cartucce 9mmx19, poterle sparare senza infrangere la legge è una soddisfazione per noi appassionati di armi. Chi non lo è, non può capire

Detto questo, scrivere un articolo sulla nuova - ma solo per il calibro adottato - pistola Glock 17 Gen 5, sembra dare la notizia che è stato scoperto l’uovo sodo. Qualsiasi rivista di armi ha scritto di questa pistola full size, di modelli derivati della stessa casa e cloni di altre case, di cui forse il mercato non sentiva il bisogno.

 

Quello che ho voluto descrivere è la soddisfazione di poter finalmente utilizzare il calibro 9mm Luger, in associazione con una delle pistole che preferisco (tengo sempre a precisare che Glock non mi paga). Descrivere la sensazione di aver utilizzato per la prima volta una cartuccia fino a poco tempo fa vietata nelle armi semiautomatiche.

 

In realtà, in configurazione con palla piombo tale cartuccia, in Italia, poteva essere già impiegata nel revolver Smith & Wesson mod. 547, utilizzando delle specifiche lunette (full moon).

 

Tenere in mano una manciata di cartucce 9mmx19 che fino a poco tempo fa, potevano procurare una condanna -solo a guardarle- devo dire che per un appassionato di armi è una gran bella sensazione.

una rosata effettuata sempre alla distanza di 7 metri, tirando colpi in velocità e in successione, il risultato sul bersaglio non è male

una rosata effettuata sempre alla distanza di 7 metri, tirando colpi in velocità e in successione, il risultato sul bersaglio non è male

Non resta quindi che descrivere la precisione, sovrapponibile alla 9mm×21, come mostrano i risultati ottenuti sul bersaglio con la pistola “out of the box”. Da sottolineare che, sebbene l’arma in prova abbia uno scatto al quale sono abituato, non è propriamente identico a quello che utilizzo durante i miei ormai diradati addestramenti. Sono sicuro che dopo qualche scatola di cartucce si potrebbe ottenere un risultato migliore.

 

Durante il test sono state sparate 50 cartucce Fiocchi Top Target, dotate di energia cinetica alla bocca pari a 49 Kgm e V° 350 m/s (dati della Casa) con le quali non si è verificato nessun tipo di malfunzionamento, confermando l’affidabilità proverbiale del sistema Glock e della perfezione relativa alla lavorazione delle superfici dell’arma, con cui entra in contatto la cartuccia, durante il ciclo di sparo.

la canna della Glock G17 dove è riportato, oltre vari marchi, il più significativo: 9x19

la canna della Glock G17 dove è riportato, oltre vari marchi, il più significativo: 9x19

Anche la sensazione di rinculo e rilevamento, è sovrapponibile alla 9mm×21. La cartuccia utilizzata per il test, la Fiocchi 9mm Luger Top Target, con palla ramata 124 gr, round, in binomio con la Glock, è risultata molto gestibile grazie al  rilevamento contenuto, consentendo di tirare in velocità colpi in ripetizione e ottenere comunque una discreta rosata.

 

Come tutte le modello G17 il caricatore, intercambiabile con quello della 9x21, ha una capienza, ove permesso, di 17 cartucce.

 

La Gen 5 è dotata inoltre di leva arresto carrello bilaterale ed è dotata, come risaputo, di tre sicure automatiche: al percussore, al sistema di scatto e al grilletto. Sono presenti gli intagli di presa ricavati nella parte anteriore del carrello otturatore e la slitta per l’innesto di ausili ottici come torce o laser.

sul carrello della pistola è riportato il calibro. Quanti resisteranno alla tentazione di non sostituire la loro arma che impiega il surrogato calibro 9mmx21

sul carrello della pistola è riportato il calibro. Quanti resisteranno alla tentazione di non sostituire la loro arma che impiega il surrogato calibro 9mmx21

Per le sue dimensioni, è una full size, la G17 è adatta ad essere portata al fianco in una fondina esterna ed è indicata per chi svolge un servizio armato in divisa. La precisione la rende un ottima scelta anche per il tiro ludico in poligono. Il costo contenuto della Glock dovrebbe spingere chi per difesa e per servizio ancora utilizza vecchie pistole antiquate a sostituirle con l’affidabile arma austriaca. 

 

Per chi non volesse acquistare un'arma nuova, presto sul mercato dovrebbero arrivare diversi modelli in calibro 9mmx21 a prezzi contenuti.   

 

Il calibro 9mmx21, essendo molto diffuso e non solo in Italia, resterà in commercio per molto tempo.

 

Il tramonto della cartuccia, tra un certo numero di anni, inevitabilmente arriverà, non così velocemente come è accaduto per i possessori delle pistole .45 HP.

 

Il lento declino però è già iniziato: non credo che oggi un acquirente chieda espressamente una pistola in calibro 9mmx21 preferendo, scusate se lo chiamo così, il vero 9mm di George Luger. Quando nelle armerie le cartucce 9mmx21 inizieranno a essere introvabili i tiratori che possiedono pistole in quel calibro saranno costretti a comperare una canna 9mm×19 mentre, i più conservatori, per non vedere quel “9mm×21” inciso sul carrello, confesso che a me dà fastidio, rivenderanno al più presto la pistola per comprarne una magari identica nel calibro storico.

 

In ogni caso, finalmente, e per questo ringraziamo ancora una volta il Senatore Fazzolari, è caduta un’altra stortura delle complesse leggi italiane sulle armi e non possiamo che ritenerci soddisfatti.