Nuovi progetti della Tecnostudio Engineering

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Nuovi progetti della Tecnostudio Engineering

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Le pistole BulldogET e Symmetrical, più la carabina a raffica Tecnogun caratterizzata da un interessante sistema di funzionamento elettronico. Sono i più recenti progetti della Tecnostudio Engineering

BulldogET, Tecnogun e Symmetrical sono i nomi di tre dei più recenti progetti della Tecnostudio Engineering

La Tecnostudio Engineering ci ha ormai abituati a progetti innovativi, anche se alquanto curiosi

La Tecnostudio Engineering ci ha ormai abituati a progetti innovativi, anche se alquanto curiosi

Chi ci segue più fedelmente ricorderà sicuramente le nostre precedenti News riguardanti i progetti della Tecnostudio Engineering – azienda di progettazione meccanica e industriale che lavora spesso con colossi come Leonardo e ultimamente molto attiva nel settore delle armi leggere.

Nelle ultime settimane, l'azienda ci ha comunicato alcuni dettagli relativi a tre nuovi progetti: due pistole semi-automatiche – una Striker-Fired compatta e una rototraslante a cane esterno – e un progetto Bullpup pensato sia come arma a raffica che come carabinetta semiauto per il mercato civile, caratterizzato da un sistema di funzionamento elettronico.

BulldogET: il nuovo design della Tecnostudio per una compatta striker da difesa e servizio

BulldogET: il nuovo design della Tecnostudio per una compatta striker da difesa e servizio

Pistola BulldogET

La BulldogET della Tecnostudio Engineering è pensata come un'arma con funzionamento a rulli

La BulldogET della Tecnostudio Engineering è pensata come un'arma con funzionamento a rulli

Sono scarsi i dettagli che l'azienda ha finora diffuso riguardo alla BulldogET, una pistola di dimensioni compatte pensata per la difesa personale o come arma di Backup per i corpi dello Stato e il personale della sicurezza privata.

Di certo il Look è unico, così come il sistema di funzionamento annunciato: nelle intenzioni, la BulldogET della Tecnostudio dovrebbe impiegare una chiusura metastabile a rulli al posto della più comune chiusura geometrica. Una soluzione raramente utilizzata nelle armi corte – tantopiù che la BulldogET dovrebbe utilizzare il calibro 9x19, dunque nulla di particolarmente "corposo" – ma che consentirebbe all'arma di gestire con successo caricamenti anche molto energici.

Uno spaccato 3D del sistema di funzionamento inteso per la BulldogET

Uno spaccato 3D del sistema di funzionamento inteso per la BulldogET

Ancora un disegno CAD della canna della BulldogET: si noti la molla di recupero

Ancora un disegno CAD della canna della BulldogET: si noti la molla di recupero

La BulldogET dovrebbe essere costruita, idealmente, facendo grande uso di materiali leggeri

La BulldogET dovrebbe essere costruita, idealmente, facendo grande uso di materiali leggeri

Tra le altre caratteristiche note intese per la pistola BulldogET troviamo: uno scatto in doppia azione leggera a percussore lanciato con avvisatore visivo e tattile di percussore armato in coda al carrello; un sistema d'espulsione verso l'alto con unghia estrattrice che funga anche da avvisatore di colpo in canna; un sistema di mire rialzato con canale centrale, e superfici laterali zigrinate lungo tutto il carrello per una presa più salda; e un telaio in alluminio leggero macchinato (ERGAL) e rotaiato, con impugnatura modulare in polimero.

Più "classica", almeno sotto alcuni punti di vista, l'altra pistola recentemente progettata dall'azienda

Più "classica", almeno sotto alcuni punti di vista, l'altra pistola recentemente progettata dall'azienda

Pistola Symmetrical

Questa nuova "hammer-fired" progettata dalla Tecnostudio è stata battezzata "Symmetrical"

Questa nuova "hammer-fired" progettata dalla Tecnostudio è stata battezzata "Symmetrical"

L'idea dell'azienda di progettazione di Villa Carcina, nell'ideare quest'arma, era di revitalizzare il mercato delle armi a cane esterno in un'epoca sovraffollata da Striker-Fired che sembrano tutte rincorrere il progetto di una nota azienda austriaca. Nel fare ciò, la Tecnostudio ha mantenuto un'attenzione letteralmente maniacale per le simmetrie del Design, tanto da rispecchiarla nel nome del progetto.

La pistola Symmetrical della Tecnostudio, costruita su fusto polimerico, dovrebbe presentare uno scatto in azione mista singola/doppia e una chiusura a canna rototraslante, in modo da mantenere l'asse della canna e gli ingombri totali su livelli molto ridotti.

Tra le caratteristiche di quest'arma, un nuovo scatto simmetrico dotato di decocker su leva sicura posizionata sul carrello

Tra le caratteristiche di quest'arma, un nuovo scatto simmetrico dotato di decocker su leva sicura posizionata sul carrello

La pistola 'Symmetrical' della Tecnostudio impiegherebbe anche un sistema di smontaggio brevettato a pulsante

La pistola 'Symmetrical' della Tecnostudio impiegherebbe anche un sistema di smontaggio brevettato a pulsante

Costruzione ergonomica e simmetrie ben studiate: potrebbe questa nuova pistola rappresentare il futuro delle "Hammer-Fired"?

Costruzione ergonomica e simmetrie ben studiate: potrebbe questa nuova pistola rappresentare il futuro delle "Hammer-Fired"?

Tra le altre caratteristiche previste per il progetto Symmetrical troviamo un sistema di puntamento con tacca di mira regolabile integrata; una distanza tra l'asse della canna e l'impugnatura assimilabile alla più filante delle Striker-Fired oggi in commercio; canna e blocco-otturatore interamente torniti; un sistema di smontaggio brevettato tramite pulsante e un caricatore a sgancio ambidestro integrato nel fusto.

Infine, ma sempre in prospettiva, la pistola Symmetrical presenterebbe quello che l'azienda definisce un "nuovo sistema di Grip integrato nel Design del carrello otturatore": si parla di due rilievi di presa zigrinati in coda al carrello, di fronte alle leve di sicura manuale e abbatticane, che funge da Fencing per le stesse e ne evita l'inserimento accidentale in fase di armamento.

"Tecnogun": mai nome fu più appropriato per il progetto del piccolo bullpup della Tecnostudio Engineering

"Tecnogun": mai nome fu più appropriato per il progetto del piccolo bullpup della Tecnostudio Engineering

Carabina Tecnogun

Il progetto Tecnogun prevede una configurazione bullpup e una calciatura in fibra di carbonio

Il progetto Tecnogun prevede una configurazione bullpup e una calciatura in fibra di carbonio

Quello che promette di essere sicuramente il più controverso tra i nuovi progetti della Tecnostudio Engineering è la carabina o SMG a raffica Tecnogun calibro 9x19, con canna da 14 pollici che in prospettiva presenterebbe una struttura portante in ERGAL e un'impugnatura in polimero, con calciatura in fibra di carbonio.

L'esperienza della Tecnostudio Engineering nella progettazione dei sistemi di difesa ha spinto l'azienda a progettare un'arma che si basa su un sistema di funzionamento meccanico-elettronico, con un'elettronica definita dall'azienda "particolarmente affidabile" sostenuta da una batteria al litio d'ultima generazione della durata non inferiore ad un anno.

Lo scatto della carabinetta (o SMG) Tecnogun rimarrebbe meccanico; il collegamento tra grilletto e azione sarebbe elettronico – definito dall'azienda "Shoot-By-Wire" mutuando i termini "Drive-By-Wire" e "Fly-By-Wire" tipici delle industrie automobilistica ed aeronautica.

L'integrazione dell'elettronica nella carabina 'Tecnogun' potrebbe far sorgere qualche dubbio

L'integrazione dell'elettronica nella carabina 'Tecnogun' potrebbe far sorgere qualche dubbio

Di certo una tale importante integrazione dell'elettronica in un'arma destinata in prospettiva sia ai mercati civili che a quelli professionali potrebbe sollevare più di un dubbio – parliamo infatti di un tema molto sentito e... sensibile sotto molti punti di vista.

Da una parte, infatti, se gli scatti elettronici già presenti in alcune armi da gara e da tiro accademico hanno dimostrato di comportarsi meglio delle loro controparti meccaniche, è anche vero che per un'arma difensiva o operativa l'elettronica potrebbe comportare una serie di problemi che vanno dalla vulnerabilità agli impulsi elettromagnetici alla sensibilità agli elementi e alle condizioni ambientali sfavorevoli, dalla difficoltà di sostituire batterie o componenti difettose sul campo all'aumento di complessità del sistema che renderebbe più difficile la manutenzione.

Dal punto di vista civile, infine, non sono pochi i paladini del diritto alle armi che temono che un'implementazione serrata dell'elettronica nelle armi da fuoco possa consentire a malintenzionati – o a governi con intenzioni disarmiste – di arrivare a "spegnere" da remoto le armi in mano ai cittadini. Insomma, sebbene la Tecnogun sia l'arma concettualmente più interessante della tripletta che vi abbiamo presentato oggi, è senz'altro quella su cui noi di GUNSweek.com abbiamo più riserve.

Dopo aver visto tanti interessanti disegni in 3D, aspettiamo di poter esaminare prototipi funzionanti per poter giudicare della bontà dei concetti proposti dalla Tecnostudio Engineering

Dopo aver visto tanti interessanti disegni in 3D, aspettiamo di poter esaminare prototipi funzionanti per poter giudicare della bontà dei concetti proposti dalla Tecnostudio Engineering