Il Canada vieta i Black Rifles civili - non le "armi d'assalto"

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Il Canada vieta i Black Rifles civili - non le "armi d'assalto"

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Né il Coronavirus, né il primo maggio fermano gli antiarmi: con una mossa a sorpresa, il Primo Ministro canadese Justin Trudeau ha messo al bando oltre 1.500 tipi diversi di armi sportive, assestando un grave colpo alla ricca tradizione del tiro sportivo in Canada. Un'altra vittoria dell'Ignoranza sulla Giustizia.

Trudeau a tutto spiano: "Black Rifles" al bando in Canada

La ricca tradizione del tiro in Canada ha subito lo scorso primo maggio un duro colpo da parte del Primo Ministro Justin Trudeau

La ricca tradizione del tiro in Canada ha subito lo scorso primo maggio un duro colpo da parte del Primo Ministro Justin Trudeau

Un altro Paese del Commonwealth cade vittima della follia disarmista: stavolta è il Canada, dove il Primo Ministro Justin Trudeau – leader del Partito Liberale, da sempre schierato su posizioni ostili al possesso e all'uso di armi da parte dei comuni cittadini – ha usato i suoi poteri lo scorso Primo maggio per ridurre ulteriormente i diritti dei legali detentori di armi nel grande Paese nordamericano, già sottoposti a fortissime restrizioni di legge.

 

Con un Order in Council – equivalente canadese del decreto governativo, che non necessita di approvazione parlamentare – il governo Trudeau ha messo al bando ben millecinquecento tipi diversi di armi da fuoco, tutti fucili e carabine di tipo sportivo moderno: la lista è stata pubblicata il giorno stesso sulla Gazzetta ufficiale canadese.

La piattaforma AR-15 è la più bersagliata dal "ban" di Trudeau: oltre 1000 varianti ora proibite!

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Al bando in tutte le sue versioni anche il Vz.58, uno dei pochi semiauto in 7.62x39 ancora venduto in Canada

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Dalla seconda metà del XX Secolo, le leggi sulle armi canadesi hanno subito numerose e periodiche restrizioni – sempre da parte di governi a guida Liberale. Oggi, in Canada, le armi da fuoco si dividono in tre categorie: Non Restricted, Restricted e Prohibited.

 

Nella prima categoria rientrano tutte le armi lunghe a ripetizione più classiche e quasi tutte le armi da caccia, oltre a un numero decisamente inferiore di fucili sportivi moderni; nella categoria delle armi Restricted ricadono tutte le armi corte e la maggior parte dei Black Rifles, mentre la categoria Prohibited comprende tutte le armi il cui possesso e uso è vietato ai civili.

 

A differenza di molti altri Paesi che hanno in piedi un sistema di classificazione, la cui gestione è demandata ad autorità indipendenti – se non di fatto almeno di nome, come in Italia col Banco Nazionale di Prova – in Canada tale compito ricade interamente sulla Royal Canadian Mounted Police, le famose "Giubbe Rosse".
Inoltre, sia la RCMP che il governo hanno il potere di intervenire ex post facto e retroattivamente per cambiare la classificazione di un'arma da fuoco – cosa accaduta più volte, quasi sempre in via restrittiva.

Colpito dal decreto disarmista anche il relativamente "innocuo" Ruger Mini-14

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Tra le armi più "classiche" colpite, anche lo M1A/M14 in tutte le sue varianti

Tra le armi più "classiche" colpite, anche lo M1A/M14 in tutte le sue varianti

In tanti, tra di voi, si stupiranno di sapere che tra le armi che ricadono nella categoria Prohibited non troviamo solo numerosi modelli di fucile sportivo moderno come le varianti del sistema AK/AKM e FN FAL/L1A1, ma anche tutte le pistole con canna di lunghezza pari o inferiore ai 101,6 mm (4 pollici), nonché tutte le pistole nei calibri .25 (6,35mm) e .32 (7,65mm) al di fuori di quelle autorizzate per le competizioni di tiro olimpico.

 

Per le due diverse tipologie di armi (Non restricted e Restricted) sono necessarie due diverse tipologie di licenza – note come PAL e RPAL, rispettivamente. Le armi della categoria Restricted sono le uniche ad essere sottoposte a registrazione in tutto il Canada, mentre la sola Provincia del Quebec richiede la registrazione di tutte le armi detenute dai suoi cittadini.

 

La legge canadese prevede canoni molto rigidi per la custodia e il trasporto delle armi delle varie categorie. Per la categoria Restricted è consentito il trasporto solo verso armaioli, per la vendita, o per l'uso in poligoni autorizzati – in questo caso, seguendo la via più breve e diretta. Ogni volta che si trasporta un'arma è necessario portare con se' tutta la documentazione relativa alla stessa: dimenticare a casa anche solo un pezzo di carta è un reato penale.

Messa al bando da Trudeau anche tutta la gamma SIG Sauer MCX nei calibri .223 e .300 Blackout...

Messa al bando da Trudeau anche tutta la gamma SIG Sauer MCX nei calibri .223 e .300 Blackout...

...nonché tutte le pistole e le carabine della linea SIG Sauer MPX in calibro da pistola.

...nonché tutte le pistole e le carabine della linea SIG Sauer MPX in calibro da pistola.

Proibite anche tutte le varianti del fucile SIG SG-550 / PE-90

Proibite anche tutte le varianti del fucile SIG SG-550 / PE-90

A differenza di quanto accade in altri Paesi – ove il possesso di un'arma da fuoco non diventa automaticamente illegale allo scadere di una licenza – i diritti di proprietà sulle armi non sono assoluti in Canada e sono, in effetti, legati alla validità della licenza in base a cui sono possedute.

 

Non è legale, nel Paese nordamericano, continuare a detenere un'arma da fuoco allo scadere della relativa licenza. Chi possieda un'arma da fuoco e non riesca a rinnovare l'apposita licenza in tempo, o si veda il rinnovo ritardato o negato, o non intenda più rinnovarla, deve rivendere l'arma o versarla senza indennizzo alla Polizia, che provvede alla sua distruzione.

 

Chi possieda armi dichiarate Prohibited – come in questo caso – deve tenerle a casa, senza mai caricarle, e adottare canoni di custodia più restrittivi. Tali armi non possono essere movimentate, se non per esportarle dal Canada o per versarle alla Polizia senza indennizzo. Questo, finché il Parlamento di Ottawa non deciderà se i possessori delle stesse potranno continuare a tenerle, senza però poterle usarle, o saranno obbligati a versarle (con o senza indennizzo). In numerose occasioni, in passato, in Canada sono state adottate entrambe le soluzioni.

 

Non è tuttavia chiaro se, allo scadere delle relative licenze, i possessori delle armi ora dichiarate proibite potranno tenerle in attesa di un atto del Parlamento o se dovranno depositarle presso le "Giubbe Rosse".

Tra le armi ora vietate in Canada ci sono anche tutte le varianti della CZ Scorpion EVO...

Tra le armi ora vietate in Canada ci sono anche tutte le varianti della CZ Scorpion EVO...

...e persino un'arma puramente sportiva come la carabinetta Beretta Cx4 Storm!

...e persino un'arma puramente sportiva come la carabinetta Beretta Cx4 Storm!

Nella lista delle nuove armi proibite, anche lanciarazzi, lanciagranate, mortai... cose mai vendute ai civili! Chi l'ha stilata, e con quali criteri?

Nella lista delle nuove armi proibite, anche lanciarazzi, lanciagranate, mortai... cose mai vendute ai civili! Chi l'ha stilata, e con quali criteri?

Alcuni dettagli della lista delle nuove armi proibite portano a dubitare quantomeno della competenza dei funzionari demandati a stilarla – competenza sia in fatto di armi che nell'uso più basilare di un qualsiasi motore di ricerca.

Ad esempio, la lista delle varianti della piattaforma AR-15 ora messe al bando include oggetti che non sono armi: tra queste anche le pagine dei famosi siti AR15.com e ARFCOM, e la carabina softair Blackwater BW-15.

 

Ancor più risible è il fatto che la nuova lista di armi proibite perché "di calibro pari o superiore al 20mm" includa mortai, lanciagranate, lanciarazzi, lanciatori d'artifizi, fucili antimateriale: armamenti militari che non sono mai stati legalmente resi disponibili sui mercati civili in nessun Paese del mondo – tantomeno in Canada – ad eccezione di pochissimi e controllatissimi collezionisti storici e dei curatori di collezioni tecniche e specializzate o dei musei. Per questi specialisti, peraltro, non è prevista nessuna eccezione: i musei militari canadesi dovranno distruggere mortai e bazooka?

 

E c'è di peggio: seguendo quasi alla lettera una proposta britannica datata 2017, sono ora al bando in Canada tutte le armi da fuoco che sviluppino un coefficiente di energia alla volata pari o superiore ai 10.000 Joule. La misura è stata pensata per colpire i fucili per il tiro a lunga gittata di calibro .50 BMG, molto popolari nel grande Paese nordamericano dove gli spazi aperti non rendono certo problematico l'uso di calibri così corposi; ma il coefficiente di energia colpisce anche i fucili in calibro .375, .408 CheyTac, e quasi tutti i fucili per la caccia ai grandi africani.

 

Forse ancor più disastroso, tuttavia, è il fatto che la proibizione di armi "di calibro pari o superiore al 20mm" vada a investire numerose armi da caccia e da tiro sportivo a canna liscia, a cominciare da quelle in calibro 8 e in calibro 10, per arrivare anche a numerosi fucili calibro 12 con strozzatore amovibile, il cui diametro di canna spesso eccede i fatidici 20mm.

Proibito in Canada anche il Robinson Armament XCR, popolare alternativa all'AR-15

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Il divieto colpisce anche le armi con energia alla volata pari o superiore ai 10.000 Joule

Il divieto colpisce anche le armi con energia alla volata pari o superiore ai 10.000 Joule

Perché queste modalità?

Il Primo Ministro Justin Trudeau e il suo Partito Liberale non rientrano da tempo nel novero degli "amici" della comunità canadese di legittimi possessori di armi

Il Primo Ministro Justin Trudeau e il suo Partito Liberale non rientrano da tempo nel novero degli "amici" della comunità canadese di legittimi possessori di armi

Quello di imporre restrizioni sul possesso di armi da fuoco in linea con le leggi più restrittive in uso in altri Paesi del Commonwealth britannico è un vecchio pallino del Partito Liberale del Primo Ministro Trudeau, che in tal senso ha agito anche nella precedente legislatura; le sparatorie di massa sono rare, in Canada, anche se alcune come quella all'Ècole Polytechnique di Montreal hanno lasciato il segno e dato il "là" ad un movimento disarmista che ha la sua base più agguerrita soprattutto nelle città di Toronto, Ottawa, e Montréal.

 

Nel giustificare quest'ultimo intervento giuridico, Trudeau e William Sterling Blair – Ministro per la Sicurezza delle Frontiere e per la Riduzione del Crimine Organizzato – hanno dichiarato che le armi messe al bando "servono solo per uccidere quanta più gente possibile in meno tempo possibile", e hanno fatto riferimento alla tragica sparatoria avvenuta il 18 e 19 aprile scorsi in Nuova Scozia, la più grave nella storia del Paese.

 

Pare tuttavia inopportuno sfruttare la tragedia della Nuova Scozia per questa nuova stretta, dato che è stato appurato che il responsabile aveva precedenti penali e non era titolare di una licenza d'armi; tra le armi da fuoco che ha utilizzato per il massacro non figuravano modelli presenti nella "lista di proscrizione" pubblicata il Primo maggio, ma era presente la pistola d'ordinanza dell'agente di Polizia Heidi Stevenson, tra le sue prime vittime, abbattuta nel vano tentativo di fermare la strage.

Il ministro Bill Blair ha dichiarato "chiuso alle armi d'assalto il mercato canadese"

Il ministro Bill Blair ha dichiarato "chiuso alle armi d'assalto il mercato canadese"

In più lo stragista possedeva un'uniforme della Polizia canadese e aveva modificato un'auto applicandovi la livrea delle autopattuglie della RCMP; la reazione della Polizia canadese è stata tardiva, non è stata lanciata l'allerta alla popolazione, e nella confusione di quelle ore drammatiche alcuni agenti hanno aperto il fuoco su una locale caserma dei pompieri, scambiando per il tiratore un loro collega che stava mettendo al sicuro i civili. E nove delle 22 vittime non sono state uccise a colpi d'arma da fuoco ma sono morte nei numerosi incendi appiccati dallo stragista.

Ci sarebbero, insomma, tutti gli ingredienti per dare la colpa all'impreparazione delle autorità, come già avvenuto nel 2019 per la sparatoria di Christchurch, in Nuova Zelanda – anch'essa seguita da una rigidissima stretta sul possesso legale di armi, voluto dal Primo Ministro laburista Jacynda Ardern, politicamente e personalmente molto vicina a Justin Trudeau.

 

C'è però anche un elemento da considerare: in seguito alle elezioni dello scorso ottobre, l'uscente Trudeau non è riuscito ad ottenere la maggioranza dei voti, ed è attualmente a capo di un governo di minoranza, ovvero con l'appoggio esterno di due partiti, i Verdi e l'NDP. Una nuova proposta di legge disarmista, al Parlamento di Ottawa, avrebbe incontrato l'opposizione non solo del Partito conservatore, ma anche dei membri della sua stessa "maggioranza" eletti nelle circoscrizioni rurali, e che non hanno perdonato a Trudeau il coinvolgimento nello scandalo SNC-Lavalin e alcuni atteggiamenti razzisti del suo passato.

 

La bocciatura di tale proposta avrebbe a sua volta esposto Trudeau a una mozione di sfiducia, che in Canada significa ritorno alle elezioni. Da qui, dunque, la necessità di agire per decreto.

Effetti perversi: la messa al bando di tutte le armi "di calibro pari o superiore al 20mm" finisce per coprire anche prodotti di natura decisamente non militare, come quest'antica doppietta Westley Richards a cani esterni calibro 8

Effetti perversi: la messa al bando di tutte le armi "di calibro pari o superiore al 20mm" finisce per coprire anche prodotti di natura decisamente non militare, come quest'antica doppietta Westley Richards a cani esterni calibro 8

E adesso?

La Polizia canadese abusa spesso e volentieri del suo potere, vietando l'introduzione sul mercato delle armi sportive moderne che non gradisce

La Polizia canadese abusa spesso e volentieri del suo potere, vietando l'introduzione sul mercato delle armi sportive moderne che non gradisce

L'assalto ai diritti e alle prerogative dei legali detentori di armi in Canada non è ancora finito: Justin Trudeau ha già annunciato che intende consentire alle autorità cittadine di mettere al bando sul loro territorio il possesso di armi corte; una simile misura colpirebbe gli abitanti dei grandi centri urbani, soprattutto nell'est del Paese, quasi tutti a guida liberale. Poiché, tuttavia, in Canada le leggi sulle armi sono monopolio del governo centrale e non delle amministrazioni locali, per fare ciò dovrebbe passare dal Parlamento.

 

Sul mercato canadese continuano ad essere presenti numerosi modelli di armi sportive moderne non colpite dal Ban annunciato lo scorso Primo maggio, ma sono in tanti a temere che esse siano le "prossime sulla lista" dei disarmisti del Primo Ministro Trudeau. In più, il potere di consentire o vietare l'immissione sul mercato di un'arma da fuoco in Canada è tutto nelle mani della Polizia, che spesso ne abusa.

Oltre al danno, la beffa: Trudeau è intenzionato a consentire alle città di mettere al bando anche tutte le armi corte!

Oltre al danno, la beffa: Trudeau è intenzionato a consentire alle città di mettere al bando anche tutte le armi corte!

Sul mercato canadese sono ancora presenti molte armi sportive moderne non toccate dal provvedimento restrittivo, ma per quanto ancora?

Sul mercato canadese sono ancora presenti molte armi sportive moderne non toccate dal provvedimento restrittivo, ma per quanto ancora?

Tuttavia, c'è da ricordare che molte delle armi sportive moderne ancora presenti sul mercato canadese – così come tante di quelle messe al bando pochi giorni fa – sono ed erano di categoria Non Restricted, dunque non sottoposte a denuncia di detenzione. Come già in Nuova Zelanda, sarà molto difficile per il governo Canadese rintracciarle e "toglierle dalla circolazione".

 

Come già nel sud del Pacifico, gli ingredienti per un fallimento colossale e costosissimo ci sono tutti: del resto, le rigide leggi sulle armi già in vigore in Canada non hanno impedito allo stragista della Nuova Scozia di agire, come già ricordava il 23 aprile Sheldon Clare, Presidente della NFA.

 

Dell'inutilità dei provvedimenti presi nel colpire la criminalità e ridurre la possibilità di stragi e attentati terroristici pare essere cosciente lo stesso Partito Liberale, che però continua sulla linea ideologica tracciata da Justin Trudeau e dai suoi alleati politici all'estero. Una linea ideologica che potrebbe, forse, premiare il partito di Trudeau nelle città di Toronto, Ottawa e Montréal, ma punirlo nel resto del Paese.

Una cosa è certa: si colpisce pesantemente la ricca cultura della caccia e degli sport del tiro in Canada. I canadesi reagiranno?

Una cosa è certa: si colpisce pesantemente la ricca cultura della caccia e degli sport del tiro in Canada. I canadesi reagiranno?

Nei mesi scorsi, una petizione mirata a costringere il governo a presentare in Parlamento ogni e qualsiasi proposta restrittiva sulle armi è stata firmata da oltre 160.000 cittadini canadesi.

 

Il Paese ha una popolazione di poco superiore alla metà di quella italiana, e questa è stata la petizione al governo più firmata della storia del Canada; quasi la metà delle firme sono state apposte da residenti dell'Ontario, una Provincia storicamente a guida liberale.

 

La decisione del partito di Trudeau di non rispettare il volere di tanti cittadini canadesi potrebbe non restare impunita: sono molte le voci che già oggi predicono tempi duri per il Partito Liberale. E un Order in Council può essere sempre annullato da un altro decreto simile o da una legge del Parlamento.