Francesco Soro è commissario UITS, Obrist ricorre al TAR

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Francesco Soro è commissario UITS, Obrist ricorre al TAR

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È arrivato ieri, 3 ottobre 2017, il decreto di nomina del Commissario UITS: sarà l'Avvocato Francesco Soro. Il decaduto Presidente Ernfried Obrist annuncia ricorso al TAR

Francesco Soro, 47 anni: sarà lui il Commissario Straordinario che traghetterà l'UITS verso nuove elezioni federali

Il Tiro a Segno Nazionale: siamo molto lontani dallo spirito dei principi su cui era stato fondato

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Ieri, 3 ottobre 2017, è arrivato il decreto di nomina del Commissario Straordinario per l'UITS, firmato dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti: a sostituire Ernfried Obrist, dichiarato decaduto, e a traghettare l'UITS verso nuove elezioni federali sarà Francesco Soro.

47 anni, avvocato, Francesco Soro è stato fino ad oggi Capo di Gabinetto al CONI e vanta un curriculum che include la presidenza del CORECOM del Lazio; il ruolo di Consigliere per l’Innovazione delle Amministrazioni Locali e Provinciali della Presidenza del Consiglio dei Ministri; di Presidente della Conferenza Nazionale dei Presidenti dei Comitati Regionali per le Comunicazioni; di Commissario del Comitato Media e Minori; e molto ancora.

Il mandato di Francesco Soro avrà la durata di un anno, periodo entro il quale dovranno essere indette e tenute nuove elezioni federali.

Il Presidente uscente, Ernfried Obrist, ha già annunciato ricorso al TAR del Lazio contro il decreto di commissariamento

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Ma Ernfried Obrist, dichiarato decaduto, non ci sta e in un'intervista al quotidiano Alto Adige annuncia ricorso al TAR del Lazio.

Stando ad Obrist, la legge di riferimento in base a cui le elezioni dell'ottobre 2016 sono state dichiarate nulle – la Legge 14 del 24 gennaio 1978 – non sarebbe mai stata applicata ad enti pubblici sportivi e non potrebbe essere applicata all'UITS in quanto ente pubblico sportivo che elegge i suoi organi in maniera democratica, coi voti della base.

Che quelle del 2016 siano state "elezioni democratiche" o meno, non ci interessa. Che sarebbe finita così, GUNSweek.com ve lo aveva detto chiaramente su queste pagine, guadagnandosi la reazione dei legali della dirigenza UITS: ma siamo contenti lo stesso, perché il recente commissariamento di UITS ha dimostrato che avevamo ragione noi.

UITS e TSN non hanno bisogno di persone che propongono consulenti e avvocati anziché idee; e che invece di argomentare, minacciano.

Un radicale svecchiamento dei vertici federali – anagrafico, certo, ma soprattutto di mentalità – è una necessità improcrastinabile. Le persone per farlo ci sono e sono già all'opera (nell'ombra, come al solito): siccome le conosciamo benissimo, a loro suggeriamo di dedicare poco tempo alle "cordate" e molto di più allo studio di soluzioni tecniche, operative e finanziarie.

Soro è giovane e anche lui è un avvocato: forse proprio per questo riuscirà a tenere testa alle molte pressioni che da oggi riceverà da ogni parte. Possiamo solo sperare che la sua giacchetta sia di buona stoffa e resista. Per il bene del Tiro a Segno Nazionale.

All'interno dell'UITS e del TSN lo scontro istituzionale prosegue, con il "vecchio" sempre più intenzionato a non dare spazio al "nuovo". Beghe politiche finanziate con i soldi dei tiratori, che continuano a rimanere nell'ombra

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